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Dopo anni di fermo, si rianima a Fiumicino il cantiere per riprendere i lavori di costruzione della “Liburna”, il modello di antica nave da guerra romana, la cui riproduzione a grandezza naturale, di oltre 36 metri, era stata iniziata 18 anni fa da una storica famiglia locale di maestri d’ascia, i Carmosini. Tutto, poi, alcuni anni fa, si è bloccato, al 60 per cento dell’ opera, per mancanza di fondi. Sono arrivate le cataste di legname necessarie, tre metri cubi di Abete, per la realizzazione dei nuovi ponteggi, dopo l’appello lanciato dal Comitato Promotore Saifo, grazie ad una prima donazione: un’azienda, la Aries Sistemi, che si occupa di sistemi integrati di controllo delle acque, ha sottoscritto un contributo economico per acquistare il primo legname, così da rinnovare i ponteggi, ormai deteriorati, passo preliminare per riprendere i lavori di costruzione. I maestri d’ascia sono già al lavoro. “Dopo anni nuova vita per la nave romana, con i nuovi ponteggi per riprendere la costruzione – riferisce il Portavoce del Comitato, Raffaele Megna – sperando che ora, in pochi mesi,si riesca a completarla. E’ stata una donazione significativa. Rivedere legno nuovo accanto alla nave è un segnale fondamentale. Ora ci mobiliteremo ulteriormente con il Comune,il Parco archeologico, le Università ed il mondo della Ricerca, con l’obiettivo finale di portare la nave accanto al Museo delle Navi, che riaprirà in estate”. Il Comitato ha depositato presso il Comune di Fiumicino un progetto elaborato in collaborazione con la Fondazione Catalano e Assonautica. Definisce i costi per concluderla, ma soprattutto ipotizza il ruolo del Comune nel sistemare l’area di Cantiere e nel riavviare i lavori e quello della Regione nel finanziare all’amministrazione comunale il costo di una copertura dell’opera. L’idea conclusiva è sistemare la nave accanto al Museo delle Navi Romane per farne un museo didattico scientifico e una accattivante attrazione che crei lavoro